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Mura eterni
Mura eterni
Il fatto che il mondo avanti va,
importa niente, il muro c'č,
lungo, cosi lungo,
che l'occhio in corsa, la fine
individuar non puņ.
La fine cioč, solo una speranza,
Certezza esiste per una sola cosa:
Nudo e bello come l'uomo si dimostra,
la felicitą conoscerebbe,
Ma il muro esiste,
come una barriera non traversabile,
come un fato inevitabile.
Mettendossi in mostra cercando di traversarlo,
Inutile,
i maliziosi in gioco lo prenderebbero,
Cercando di evitarlo tornando indietro,
Inutile,
Calunnie immense lo perseguiterebbero.
Se intelligente, l' Uomo decide
Di restar paziente di fronte al muro,
di non traversarlo,
avendo fiducia nell' Incrocio.
Uguagli almeno in quest'attesa,
Potendo rendersi conto della bellezza di ciascuno,
gli uomini di fronte alle mura incrocianti,
volendo, mettono a parte i pregiudizi,
e si guardano per come sono fatti realmente,
Volendo, riescono a sbattere le mura per terra.
Immagina quanti attimi del genere
Un uomo in vita sua puņ vivere,
dipende forse dalla densitą degli uomini
viventi nell' epoca rispettiva,
dalla pazienza dimostratasi,
dalla forma nei fondamenti di queste mura.
Eterni le mura e l'incrocio dei fati,
che in mente mia forme di linee incurvanti prendono.
La densitą degli uomini, pił di sei miliardi
in quest' epoca del nostro pianeta,
IO, particella di tutto questo,
Mura Eterni,
paziente di fronte al mio muro,
Non mi arrendo.
(Kete poezi e kam sjelle ne shqip tek tema ime "Pema e jetes" me titullin "Mure te perjetshem", por duke qene se e kisha dhe ne italisht, e vendosa dhe ketu.)
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