"Ti regalerņ una rosa" do hyje tek kenget me te bukura italiane qe jane shkruar e kenduar ndonjehere. Per te te rrenqethur eshte shkruar ajo kenge dhe prezantimi ne Sanremo me karrigen qe vizualizonte catine, nga e cila djali do i jepte jetes fund me fluturim, eshte i paharrueshem.
Videoja gjendet ne http://www.sanremo.rai.it
ose ne youtube ne disa versione.
Teksti i kenges
Ti regalerņ una rosa
Ti regalerņ una rosa
una rosa rossa per dipingere ogni cosa
una rosa rossa per ogni tua lacrima da consolare
e una rosa per poterti amare
Ti regalerņ una rosa
una rosa bianca come fossi la mia sposa
una rosa bianca che ti serva per dimenticare
ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
sono nato nel '54 e vivo qui da quando ero bambino
credevo di parlare col demonio
cosi mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio
ti scrivo questa lettera perché non so parlare
perdona la calligrafia da prima elementare
e mi stupisco se provo ancora un'emozione
ma la colpa č della mano che non smette si tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
l'accordo dissonante di un'orchestra di ubbriachi
e giorno e notte si assomigliano
nella poca luce che trafigge i vetri opachi
me la faccio ancora sotto perché ho paura
per la societą dei sani siamo sempre stati spazzatura
puzza di piscio e segatura
questa č malatia mentale e non esiste cura
Ti regalerņ una rosa
una rosa rossa per dipingere ogni cosa
una rosa rossa per ogni tua lacrima da consolare
e una rosa per poterti amare
Ti regalerņ una rosa
una rosa bianca come fossi la mia sposa
una rosa bianca che ti serva per dimenticare
ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
migliaia di astronavi che non tornano alla base
sono dei pupazzi stesi ad asciugare nel sole
i matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
la mia patologia č che son rimasto solo
ora prendete un telescopio ... misurate le distanze
e guardate tra me e voi ... chi e pił pericoloso?
Dentro i padiglioni ci amavamo di nascosto
ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
riccordo i pocchi instanti in cui ci sentivamo vivi
non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare
eri come un angelo legato ad un termosifone
nonostante tutto io ti aspetto ancora
e se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerņ una rosa
una rosa rossa per dipingere ogni cosa
una rosa rossa per ogni tua lacrima da consolare
e una rosa per poterti amare
Ti regalerņ una rosa
una rosa bianca come fossi la mia sposa
una rosa bianca che ti serva per dimenticare
ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
cara Margherita sono vent'anni che ti aspetto
i matti siamo noi quando nessuno ci capisce
quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
perdona la calligrafia da prima elementare
e ti stupisci che io provi ancora un emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare.
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