Eshte nje leter dramatike qe Arvanitasit u drejtojne Arberesheve ku paraqesin gjendjen e rende te jetes se tyre ne Greqi ku cdo dite terrorrizohen nga sherbimet sekrete greke dhe struktura te tjera policore vetem per faktin qe jane Shqiptare.Ata qe guxojne e deklarojne prejardhjen e tyre perndiqen dhe shtypen nga dhuna greke.Ja letra origjinale
Mar
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Drammatica lettera degli arvaniti. Atene 13 marzo 2013
(di Vincenzino Ducas Angeli Vaccaro)
Pubblico una drammatica lettera inviatami da alcuni amici arvaniti riguardo la anacronistica presa di posizione del governo greco nei confronti delle popolazioni di lingua albanese, nei territori dellAttica, dellEpiro, e della Tracia. Sono stato pregato di non svelare lidentitą del latore, in quanto possibile perseguitato dalla polizia e dai servizi segreti greci. Sarą, invece, mio precipuo compito rendere nota questa triste veritą ai politici italiani ed europei e allintera opinione pubblica.
(p.s. Arvaniti o Arberjsht = Albanesi di Grecia)
Pubblico la lettera cosģ come mi č stata inviata.
Atene, 13 marzo 2013
I dashur vella Vincenzino,
Viviamo in uno stato di totale paura, dobbiamo evitare di dichiarare che siamo di origine albanese, eppure viviamo qui da oltre settecento anni. Dichiarare di essere Arvaniti e poter parlare la lingua che i nostri padri ci hanno tramandato puņ risultare come uno dei pił efferati delitti. Il governo Greco adotta vecchi sistemi di stampo dittatoriale e con la collaborazione degli iron fist, forze speciali, fra le quali non militano arvaniti, incute terrore fra le nostre popolazioni.
Siamo oltre 2 milioni e mezzo di Arbereshe (cosģ amano definirsi gli albanesi di Grecia) purtroppo solo 400 mila hanno il coraggio di parlarlo nelle case, forse sono davvero gli eredi di Boēari.
La maggior parte dei parlanti si trovano nelle regioni dellAttica, dellEpiro (Ciamuria) e della Tracia. Chi osa parlare la nostra lingua, che i greci definiscono di merda viene pubblicamente castigato. Veniamo identificati dal governo greco come Arvaniti παλιοαρβανιτες, κολοβλαχοι, appellativi che non dovrebbero essere dati nemmeno ai cani.
E' difficile da spiegare cosa succede nel nostro paese, i dashure vella (amato fratello) Vincenzino, ma certo non č bello e non capisco perché lEuropa stia ferma con le mani in mano.. La polizia e i servizi secreti (bourikiri) bloccano sempre ogni nostra iniziativa culturale, teatrale, musicale, con lintento di far sparire con questi metodi la nostra etnia.
Vedi, vella Vincenzino, che succede in Atene e in Himara con disumanitą cercano ellenizzare ogni albanesitą accennando alla purezza greca. Come mai la Comunitą Europea non interviene?
Eppure noi crediamo che gli Europarlamentari sappiano come veniamo trattati. Perché dovremmo credere in una Europa civile quando veniamo derisi e derubati della nostra identitą culturale, della nostra lingua e di tutto ciņ che abbiamo ereditato dai nostri padri?
Perché essere trattati in questo modo essendo anche noi cittadini della cosģ detta Europa Civile?
Ti prego, i dashur vella Vincenzino, tu che hai la fortuna di vivere in uno dei paesi pił civili al mondo, sii portavoce della nostra sciagura in terra greca. Te lo chiedo per il legame di sangue che ci accomuna: na jemi arberjsht.
Spero di essero chiaro con la mia testimonia.
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