Ore ti se je shume interesant me merr lajme nga italianet dhe harron te thuash keto gjera qe do ti shkruj me poshte tani.
Apo si tju leverdesi. Hajde se po leni name ore O SHQIPTAR qe as me intereson fare per Rehagelin e per ndonej tjeter me keto qe po me thoni me gjith Gjermani e Hollande bashke. Jeni bo sikur jeni le e rrit ne Gjermani ore.
Kane Greket trajner Gjerman edhe hajde o burra me Greqine. Un kam rreth 3 vjet qe studioj filozofine dhe kokat me te medha te Gjermaneve qofte ne Filozofi e qofte ne Matematik, dhe perseri i lavderoj komb i madh etj etj, po kaq, ka NJE LIMIT GJITHSHKAH NE KET BOTE. Ju ose jeni pa limite ose nuk jeni ne gjendje ti vendosni keto limite.
Ah te isha dhe un si ju "adhurues fubolli" sdo kisha prish gjakun fare mer daj per fitoren e Grekeve, do e merrja flamurin Grek ta veja ne koke ene do dilja duke bertit ne rruge.
Ja kete artikull te marre nga te njejtat burime qe perdor me qindra here edhe ti.
La stampa ceca: "Colpa di Collina"
"Non ci ama, non vuole che vinciamo"
Secondo la stampa ceca, la colpa della sconfitta di Nedved e compagni nella semifinale di Euro 2004 contro la Grecia è per buona parte di Collina. "Lui non ci ama, ce l'ha con noi, non vuole che vinciamo", scrive il quotidiano "Mlada fronta Dnes". "L'arbitro Collina ha portato di nuovo ai Cechi una collina di sfortuna - scrive il quotidiano "Lidove noviny" - Il suo fischio alla fine della partita questa volta ha provocato lacrime ceche".
"Shock, delusione, lacrime. Il sogno d'oro è svanito, le speranze spente, le preghiere sono rimaste senza eco": con queste parole la stampa ceca caratterizza il clima creatosi in patria dopo la sconfitta con la Grecia. Ma la stampa sottolinea non solo gli errori commessi dalla squadra ceca ma anche "gli occhi chiusi" e "il fischietto muto" dell'arbitro italiano Pierluigi Collina, che per l'ultima volta ha diretto una gara di Mondiali ed Europei.
"La nazione ha parteggiato, ha pianto. Le piazze centrali piene, le birrerie da soffocare. Ventimila tifosi sulla Piazza della Vecchia citta' a Praga che assieme al presidente Vaclav Klaus auguravano fortuna e buon esito ai calciatori cechi, ma alla fine del primo tempo supplementare sono rimasti zitti per qualche secondo, poi la folla ha cominciato a scandire in coro Grazie, Cechi!" scrivono i cronisti del giornale scandalistico "Blesk" che hanno seguito l'atmosfera sulla principale piazza di Praga ma anche nei paesini da dove provengono Jan Koller e Milan Baros.
"I tifosi non riuscivano a nascondere le loro emozioni. Quando l'arbitro Collina non ha tirato fuori il cartellino giallo venti minuti prima della fine per il fallo contro Baros, la birreria a Vigantice, paese al nord dov'e' nato Milan Baros, tremava. Lui non ci ama, ce l'ha con noi, non vuole che vinciamo" riferisce oggi il quotidiano "Mlada fronta Dnes".
Lo stesso clima regnava anche a Smetanova Lhota, da dove proviene Jan Koller. "Di nuovo Collina", urlava anche la folla sulla Piazza della vecchia città quando l'arbitro non ha punito Dellas per aver strattonato Koller per la maglia in area di rigore. "L'arbitro Collina ha portato di nuovo ai Cechi una collina di sfortuna", scrive il quotidiano "Lidove noviny".
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