Ditari i ndjenjave (gjuhë e huaj)

[land]

solo due parole,e piu forte di me,io mi ritiro,vince l'amore.

[_Elena_]

I had a dream of you and I...
A thousand stars lit up the sky,i touched your hand and you were gone...
But memories of you live on…!

[reja_vogel]

Sitting alone as she always did,
thoughts ran through her mind
candid;
pure and white
the shape of her delight
caring rumors,whispers
words only the soul can recite. .

She remenissed of the time that had been,
for no joy the future held within;
shining kingdoms,
old minstrels' songs,
had turned to grey:
to her they were now but stones.

Leaping in the dark
from one stone to the other,
through rivers, that crossed one another
delicately,
like a heavenly hued flower,
she hid away
to perish alone
in that changing world
and turn to stone.

For, if she had to live
she couldn't but try to give.
Only, poisonous contempt had spread through her
left empty feelings, sights all in blur.

As seconds slipped away
she bent under the foggy day,
dismingled in the waters of time
to join spirits that to her made no rhyme.

But then again
a few steps back
she could see light
the fine lines of her neck,
and the soft curves of her body
that innocent air
it was all still there.

Yet the way was now well known;
she had to leave
from stone to stone:
to the time that grew outside her dreams,
to those that killed her,
to her sins.

[land]

Lei mi guarda con quegli occhi così grandi e così ingenui.

Mi guarda e aspetta che le parole escano da sole. Senza fatica. Senza pensare.
Mi abbraccia con l'ennesima voce strozzata dal pianto e mi confida che con lui ha rotto.

A dire il vero ha rotto con lui migliaia di volte:
Migliaia di volte lei ha cercato di resistere e migliaia di volte l'ha ricercato.

Naturalmente, lui da buon samaritano, ha sempre riaperto la porta.

Lei è innamorata di lui. Ma lui non ama lei. Un classico patetico.

Lei lo sa. Lui lo sa. Loro non sanno perchè stanno insieme. Non sanno perchè stanno al telefono per ore. Non sanno perchè fanno l'amore, il sabato pomeriggio.

Quasi tutti i sabato pomeriggio, da dieci mesi a questa parte.

Hanno entrambi una concezione del rapporto. Del loro rapporto.

Lei dice "Di lui, sono innamorata".
Lui dice "Mi vedo con una".

Lei aspetta per ore un messaggio, una chiamata. Si sveglia a qualsiasi ora, durante la notte per vedere se lui, anche per una sola frazione di minuto ha pensato a lei.

Ma lui non pensa mai a lei.

Pensa a lei quando le scrive; "sono solo. Posso passare da te?".

E lei, che non vorrebbe rinunciare a lui, conta fino a dieci poi fino a venti poi fino a trenta e poi si pente perchè ha aspettato troppo a rispondere e lui magari potrebbe aver spento il cellulare nel frattempo.
Vorrebbe dire di no ma poi lo vede e la forza scompare. Il suo corpo a volte si ribella ma il suo cuore mai.

Dopo l'amore, la domenica lei si sente sempre piccola e giura a se stessa che basta.
Con lui ha chiuso. Non vuole elemosinare il suo amore.

Ma il lunedi sera presa dalla nostalgia, gli manda un messaggio; "Ti penso".
E lui le risponde; "Buona serata".

Lei mi abbraccia e i suoi occhi mi pregano di non dirle quello che già sa.
Che già conosce.

Stai tranquilla, non ti dirò che questo rapporto è malato. Non ti dirò che la colpa è forse solo tua.
Che dovresti perderlo. Invece lo cerchi.

Il mio abbraccio si fa sempre più forte, empaticamente entro nei suoi pensieri, nel suo cuore triste e nella sua mente confusa.
E quando cerco di dirle che la vita è oltre, che deve per forza uscirne, lei si asciuga gli occhi, soffia il naso e mi chiede:

"Avresti una fetta di torta? ho fame e poco tempo. E' sabato, e lui tra poco arriva da me"....

[ShadowOftheBest]

Ich hab's nicht vergessen. Dass werde Ich nie konnen.

Hatte dich gerne in die Augen gesehen und deine Stimme gehort. Ware ok gewesen auch wen die Worte nicht schoen waren. Da du dich mir gegenuber verschlossen bleibst , bleibt mir nichts anderes ubrig als hier zu schreiben ...

Herzlichen Glueckwunsch.

[ShadowOftheBest]

Wenn alles nach plan geht, dann sind diese worte die letzten die ich in diesem platz schreibe , unter diesen account und unter alle "vielen" anderen ..eigentlich sind es ja nur zwei gewesen..

Ich wollte nur sagen dass ich dich vermisse. Ich vermisse dich so sehr.

Ich habe alles geraucht wass mann rauchen kann. ich habe alles getrunken wass mann trinken kann und dass alles nur um dich vergessen zu konnen.

Jetzt trinke ich nicht mehr, und dass rauchen werde ich ja auch aufgeben. Aber dich vergessen dass kann ich nicht. Ich habs versucht, ohne erfolg.

....Ich wollte nur sagen dass etwass in mir langsam stirbt ohne deine presenz. Es sind nich schone worte. Ich binn kein Drama Queen. Ich sehe nur endlich die realitat in die augen.

Seit jahren hab ich keine lust mehr etwas mit meine freunde zu unternehmen. Seit jahren versuche ich mit mein leben weiter zu gehen ,jemanden kennen zu lernen. ..

Aber keine frau halt mein interesse gezundet fur mehr als ein tag or zwei. Dass kann nicht geschehen, denn seit jahren binn ich nicht mehr eine freie seele. Seit jahren gehort mein herz dir.

Vielleicht binn ich deine liebe nicht wurdig. Ich binn impulsiv, disziplinloss..ein schwachkopf... Aber ich wurde alles, alles geben um dich nur einmal in meine nahe zu haben.

Vielleicht binn ich zu spat dran ..."Zu spat dran" ist leider meine zweite name. Ich kann nichts dafur.


Ich hatte angst. Ich war schwach.

Entschuldige.

So was schones wie du hatte ich nie kennengelernt und ich werde auch nicht mehr kennen lernen konnen. Ich hab alles verdient was in diesen jahren zu mir geschehen ist.

Ich sage nicht "adieu" denn dass habe ich dich viel zu viele male gesagt..ich hatte angst, ich war jung und unerfahren in solche sachen. Solch eine liebe hatte ich nie gefuhlt.

Nun ja, wie schon immer habbe ich wieder viel zu viel geschrieben.

Es ist freitag nacht, viellecht gehe ich draussen mit freunden die ich nicht habe und trinke ein bier die ich nicht mehr mag...

Wir mussen ja heute leben denn morgen wissen wir nicht was geschieht...richtig..?

[javan]

Stranger,

It does not get better. Own mind crowns an earthly person with the attributes of the ultimate perfection. It is the mind yet that decides to rather see a dead body rather than lower the standard of perfection, and worse still it refuses to trade the respect of a deity into that of a human.

That battle with own mind is doomed from the start presumed loyalty of feelings, and honest memories thrown into the mix. This is perhaps a test, a test to refine/corrupt our future personality by the mean of choosing to drop the ideal firmly onto the ground and ri-dimensioning it, or by lowering the capacity to sense pain leaning toward insensitivity. This very choice becomes the new path of life - the rational creature living with attainable ideals thus no pain – or, an emotional nobody and an introvert alien.

I read once that statues must be seen from a distance for a flawless view of perfection. Approaching close-by and the traces of work, pressure, pain, and imperfect glitches become apparent. None of the look ups changes what the statue is. Instead, our evaluation system plays tricks on us.

Cheers. A Friday beer from the bartender. In few minutes the pain will come back again. Rejoice, tomorrow will be worse (Murphy’s laws).

Farewell.

[javan]

How could someone encourage you to write? These letters, which hit the soul profoundly, have the smell of fresh blood. Of the deep down cut artery.

There are there cries of criers, screeches of the scraped surfaces. But the silent scream cuts through the skies like a dagger through fresh meat and then splatters back to earth shattered with our eternal pain...

The casual talk speaks of this as the glory…the creation…tutti gli uomini envy it, all.

They do not - you. Not the Truth. Nor the Pain.

[maryp]

keto rrjeshta qe nje shoqja ime ka shkruar i kam postur dhe me pare ne kete teme.
por sot ja vlen te postohen serish...

dedikuar te gjitha femrave

09.09.09 dita boterore kunder dhunes ndaj femres




Per le Donne che ho la fortuna di conoscere

In questo giorno così uggioso e sola soletta dentro casa un caldo
pensiero và a tutte le mie amiche.
Donne che si trovano tutti i giorni a dover dimostrare qualcosa

Lacrime calde segnano sovente questi volti sinceri e forti
si corre.. sempre..
sembra che la felicità sia sempre dietro a qualcosa o qualcuno
che si allontana ..
più corriamo più si allontana..
sempre pronte sempre allegre
con in testa sempre e solo
sogni.. sognii
ma quanti sogni!!!
sogni x noi, sogni x chi ci stà accanto..
o semplicemente sogni per quel volto di bimbo che supplichevole
ci guardava dallo schermo inerme del pc.
Vorremmo rivoltare il mondo,
far crescere fiori e alberi in mezzo al deserto,
far diventare tutti più buoni o semplicemente togliere
quel velo di tristezza negli occhi della nostra amica.
Lei fa il possibile e maschera benissimo, ma noi
meglio di Agatha Christie.. capiamo al volo!
Detective.. amanti e amiche.. quanti volti per un'unica
vita.
Vita che alla fine di tutto vorremmo semplice... fatta di sincere amicizie,
tenerezze, amore e giornate trascorse tra camini, cani e tavolate.
Giornate dove le mie donne riescano ad essere se stesse,
prendersi in giro o vantarsi delle proprie piccole manie..
giornate trascorse davanti hai fornelli o tagliando
carote, mentre le parole scorrono leggere e soavi come
brezza di primavera.

Bè sono fortunata,
conosco queste donne.. e soprattutto
sono mie amiche!!

[IsiNYC]

Morning came and so did the sun. It entered my room, uninvited, as it does each morning despite my best efforts to keep it out with the cunning use of drapes. Consistently unsuccessful however, I pondered on the decision to purchase drapes over shades and concluded it was a showcase of my shallowness to have chosen form over substance. Yes, shades would have worked better!

I turned frequently, desperately seeking the 'cool' side of the bed. It was becoming apparent however that the sun had engulfed all of it as it radiated with warmth regardless of how long it each side stayed empty. Desperate, I forced myself out of bed and walked to the living room collapsing on the couch. The cool leather comforted my skin and I squirmed eagerly trying to find a comfortable position. Moments passed and I found myself wide awake, stripped from my morning sleep by a lapse of reason at a home goods store.