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Faqja 2 prej 12 FillimFillim 1234 ... FunditFundit
Duke shfaqur rezultatin 21 deri 40 prej 230
  1. #21
    i/e regjistruar Maska e leci
    Anėtarėsuar
    14-01-2003
    Vendndodhja
    Goetheanum,Italy
    Postime
    1,742
    Poesia d'Amore - Alfonso Gatto


    Le grandi notti d' estate
    che nulla muove oltre il chiaro
    filtro dei baci, il tuo volto
    un sogno nelle mie mani.

    Lontana come i tuoi occhi
    tu sei venuta dal mare
    dal vento che pare l' anima.

    E baci perdutamente
    sino a che l' arida bocca
    come la notte č dischiusa
    portata via dal suo soffio.

    Tu vivi allora, tu vivi
    il sogno ch' esisti č vero.
    Da quanto t' ho cercata.

    Ti stringo per dirti che i sogni
    son belli come il tuo volto,
    lontani come i tuoi occhi.

    E il bacio che cerco č l' anima.
    Quod timor cladis.
    Sed intuitum amet elit vitae est

  2. #22
    i/e regjistruar Maska e leci
    Anėtarėsuar
    14-01-2003
    Vendndodhja
    Goetheanum,Italy
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    1,742
    Alla sera - Ugo Foscolo

    Forse perchč della fatal quiete
    tu sei l'immago a me sģ cara vieni
    o Sera! E quando ti corteggian liete
    le nubi estive e i zeffiri sereni,

    e quando dal nevoso aere inquiete
    tenebre e lunghe all'universo meni
    sempre scendi invocata, e le secrete
    vie del mio cor soavemente tieni.

    Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
    che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
    questo reo tempo, e van con lui le torme

    delle cure onde meco egli si strugge;
    e mentre io guardo la tua pace, dorme
    quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
    Quod timor cladis.
    Sed intuitum amet elit vitae est

  3. #23
    i/e regjistruar Maska e leci
    Anėtarėsuar
    14-01-2003
    Vendndodhja
    Goetheanum,Italy
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    1,742
    Traducendo Brecht - Franco Fortini


    Un grande temporale
    per tutto il pomeriggio si č attorcigliato
    sui tetti prima di rompere in lampi, acqua.
    Fissavo versi di cemento e di vetro
    dov'erano grida e piaghe murate e membra
    anche di me, cui sopravvivo. Con cautela, guardando
    ora i tegoli battagliati ora la pagina secca,
    ascoltavo morire
    la parola d'un poeta o mutarsi
    in altra, non per noi pił, voce. Gli oppressi
    sono oppressi e tranquilli, gli oppressori tranquilli
    parlano nei telefoni, l'odio č cortese, io stesso
    credo di non sapere pił di chi č la colpa.

    Scrivi mi dico, odia
    chi con dolcezza guida al niente
    gli uomini e le donne che con te si accompagnano
    e credono di non sapere. Fra quelli dei nemici
    scrivi anche il tuo nome. Il temporale
    č sparito con enfasi. La natura
    per imitare le battaglie č troppo
    debole. La poesia
    Quod timor cladis.
    Sed intuitum amet elit vitae est

  4. #24
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
    Postime
    4,049

    Cerco ... Perin

    Si, cerco.

    Solamente emozioni pure,
    solamente dei sospiri veri,
    cerco il frutto
    di un'alchimia di sentimenti.

    Vorrei veder nascere i baci,
    coccolare i piccoli
    pargoletti di carezze,
    vorrei far crescere
    tra le mie braccia,
    il dolce bambino
    che si chiama amore,
    in compagnia di un battito
    che scandisce il tempo.

    Narrargli emozioni
    scavate nel passato,
    perse nel tempo,
    cercate nei ricordi.

    Saprei dove trovare
    la fonte di queste carezze,
    saprei dove rubare
    queste emozioni,
    dove far nascere
    questa famiglia di sentimenti.
    Ma...
    Forse se non lo sapessi
    sarebbe meglio?

  5. #25
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
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    4,049

    Forte e Fragile ........ Velisse Pilotti

    Non credere
    che io non sia fragile,
    mi basta una parola
    per stare male.
    Sono forte
    perché la vita
    non mi ha regalato niente.
    Ho sempre inventato storie
    per non sentirmi sola.
    La vita č un'altalena
    tra il male e il bene,
    tra il brutto e il bello,
    la follia e la ragione.
    L'equilibrio
    č un'equazione,
    che non sempre riusciamo a risolvere.
    Siamo come le lucertole,
    ci stendiamo al sole,
    per poterci scaldare,
    e se ci prendono per la coda
    la lasciamo,
    ne crescerą un'altra,
    e ricominceremo.

  6. #26
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
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    4,049

    Vita ........ Velisse Pilotti

    Vita, tu sei il sole
    che riscalda la terra.
    Vita, tu sei ogni alba
    e ogni tramonto,
    ogni parola e ogni pensiero.
    Tu sei in ogni gesto,
    in ogni sorriso.
    Tu sei l'emozione pił grande,
    e l'istinto pił profondo.
    Tu sei il cuore del mondo.
    Anche se non sei quella che vorrei,
    il pensiero di arrendermi
    non mi sfiorerą mai.
    Vita, tu sei ogni fiore nel prato,
    ogni insetto indaffarato,
    ogni luce nell'ombra,
    ogni sogno, nel tepore del mio cuscino.
    Vita, ogni giorno č un' attimo ,
    che passa veloce;
    e vorrei gridare: "fermati, aspetta!"
    Vita, tu sei mia.

  7. #27
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
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    4,049

    Maturita ........ Velisse Pilotti

    Esser maturi non vuol dire
    non sognare pił.
    Forse č cadere,
    rialzarsi con pił fatica,
    ma ritornare a volare.
    E ai sogni non rinunciare mai.

  8. #28
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
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    Cosa e Parola ...... Marino Moretti

    Felicitą, cosa che sa d'amaro,
    parola che si lascia dire e ride,
    fior che fiorisce come un frutto raro,
    gioia che il cuor sopisce e non uccide;
    felicitą, larva di donna, riso
    di donna, occhio di donna, ombra di donna,
    seppi io forse il tuo gran rombo improvviso,
    rabbrividii nel tuo bacio che assonna?
    E se la stringo al mio cuore soave
    la chiave della mia casa solinga,
    felicitą, forse t'ho chiusa a chiave,
    fior, gioia, donna, ombra, infelicitą?

  9. #29
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
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    4,049

    Anima Mia Candida ...... Gabriella Sicca

    Anima in cerca di santitą in terra,
    oh anima che sola al mondo vivi
    e versi d'amore dolce ancora scrivi,
    anima senza paradiso in terra.

    Di pena piena e dolore cammini
    e non t'accorgi che ti manca l'amore,
    se non t'abbraccia anima mia un uomo
    tra qualche ora qui smarrita muori.

    Avessi tu forma di una colomba
    bianca o di una nuvola leggera!
    Non fossi tu del mio sentire tomba
    da diventare altra da quel che io era.

    Non hai un amore da abbracciare
    anima mia né cose da imparare,
    stanca ora sei d'andare senza vita
    in giro portando aperta la ferita.

    Di cose nuove ti prende l'ansia
    anima che mandare non sai
    queste strofette messaggere
    a uomo in terra d'amore dolce.

  10. #30
    i/e regjistruar Maska e leci
    Anėtarėsuar
    14-01-2003
    Vendndodhja
    Goetheanum,Italy
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    1,742
    Settembre - Vittorio Sereni



    Gią l'olea fragrante nei giardini
    d'amarezza ci punge: il lago un poco
    si ritira da noi, scopre una spiaggia
    d'aride cose,
    di remi infranti, di reti strappate.
    E il vento che illumina le vigne
    gią volge ai giorni fermi queste plaghe
    da una dubbiosa brulicante estate.

    Nella morte gią certa
    cammineremo con pił coraggio,
    andremo a lento guado coi cani
    nell'onda che rotola minuta.
    Quod timor cladis.
    Sed intuitum amet elit vitae est

  11. #31
    i/e regjistruar Maska e leci
    Anėtarėsuar
    14-01-2003
    Vendndodhja
    Goetheanum,Italy
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    1,742
    Una stella non mia - Francesco Gheza



    Mi scivola nel cuore il fruscio del fiume,
    l’ascolto nel silenzio della sera gią fatta,
    m’accompagna fluente nei pensieri fugaci,
    mi sfiora in sordina accanto a tristi visioni.

    Mi scivola nel petto il fiume in fluida corsa,
    si porta nell’alveo tutto quanto č disperso,
    ogni sinuosa deviata di sua corsa sfuggente
    mi richiama al pensiero di quanto č parvente.

    Una piccola diga ha fermato parte del fiume,
    un sasso ci butto per vederne bella affiorare
    la candida forma del tuo or malinconico viso:
    s’allargano i cerchi e vedo spuntare un sorriso.

    Un gabbiano si getta per cancellarne la traccia,
    qualcosa raccoglie da quel bel cerchio-visione;
    riparte nemico verso pił alto orizzonte lontano:
    tua lieta figura sottratta al mio sguardo profano.

    Ributto in sconforto un altro sasso in speranza
    che di nuovo mi appaia il tuo adorabile viso,
    ma stentano i cerchi a riapparir ora pił chiari
    quasi angoscia mi prende che tu non mi appari.

    Ma il gabbiano ritorna a darmi cenno in arcano,
    m’invita pił in alto a proiettare reale lo sguardo;
    č quasi notte profonda, da dura galassia perviene
    tua calda voce implorante: “Non posso essere tua!”
    Quod timor cladis.
    Sed intuitum amet elit vitae est

  12. #32
    i/e regjistruar Maska e leci
    Anėtarėsuar
    14-01-2003
    Vendndodhja
    Goetheanum,Italy
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    1,742
    Nga Roberto Perin

    ATTIMI


    Attimi su attimi
    Il vento del sorriso
    soffiato dal cuore,
    onde di gioia
    spinte dall'amore.

    Gocce pesanti da un viso rigato e triste,
    frastuoni di pensieri struscianti
    come serpi velenose.
    Amore. Odio. Vita.

    Attimi di vita pura,
    come fuochi di speranza,
    anima circondata da muri
    di mattoni d'argilla
    educata, rispettosa, saggia.

    Anima inchiodata
    dalla purezza e dall'amore.
    Anima rinchiusa da sbarre.
    Sbarre d'egoismo, di crudeltą.

    Tristezze, sorrisi, pianti e speranze.
    Attimi cercati
    come una scia di una cometa,
    eterni, rari, irripetibili,
    incisi nei ricordi per sempre.
    In sogni eterni come le comete.
    Quod timor cladis.
    Sed intuitum amet elit vitae est

  13. #33
    i/e regjistruar Maska e leci
    Anėtarėsuar
    14-01-2003
    Vendndodhja
    Goetheanum,Italy
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    1,742
    AMO


    In tutta la mia vita non ho cercato
    in ogni angolo e in ogni momento, l'amore.
    Non ho inseguito ogni istante la sua ricerca.
    Non ho letto le stelle per sapere
    se questo era vicino o lontano.
    Ho sempre vissuto pescando quello
    che il mare mi regalava.
    Una rincorsa assediante della sua mancanza
    non mi rendeva cieco dalla realtą.
    Questo č stato il giusto corso per trovare
    quello che il mio cuore cercava.
    Trovare una rosa che sboccia
    in una notte d'inverno.
    Sentire il profumo di questa rosa
    che sboccia nel cuore della notte.
    Amore mio, ho ascoltato il tuo cuore,
    ho letto nei tuoi occhi,
    ho ascoltato le tue labbra sulle mie mani,
    i sorrisi del tuo cuore.
    Cuore mio, hai trovato la tua compagna,
    la tua anima gemella,
    il sorriso che ti farą vivere.
    Non eri dietro un angolo,
    non eri coperta da una foglia di primavera,
    non eri muta sotto un sasso di un ruscello.
    Eri viva, la tua vita scorreva, dolce o triste, correva.
    Aveva la sua strada, una strada con sassi, irta,
    una strada con prati verdi e profumati.
    I nostri cuori, mentre le nostre vite camminavano,
    si stavano per incontrare.
    Nel punto d'incontro siamo arrivati,
    adesso la strada non sarą solo di prati fioriti
    dipinti di margherite bianche come la tua anima.
    Non sarą un prato dove solo i cerbiatti vivono
    e sorridono ai loro compagni di giochi.
    Sarą un prato anche con qualche ombra,
    anche con macchie d'erba secca.
    Ma sarą un prato dove saremo assieme,
    dove le piccole zolle difficoltose
    saranno superate aiutandosi per mano.
    Come potrei camminare su questo prato
    senza il tuo sorriso?
    Come potrei arrivare alla fine del prato
    non avendoti affianco?
    Quod timor cladis.
    Sed intuitum amet elit vitae est

  14. #34
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
    Postime
    4,049

    Jacques Prevert ..... in Italiano

    Sabbie Mobili


    Demoni e meraviglie
    Venti e maree
    Lontano di gia' si e' ritirato il mare
    E tu
    Come alga dolcemente accarezzata dal vento
    Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
    Demoni e meraviglie
    Venti e maree
    Lontano di gia' si e' ritirato il mare
    Ma nei tuoi occhi socchiusi
    Due piccole onde son rimaste
    Demoni e meraviglie
    Venti e maree
    Due piccole onde per annegarmi.

  15. #35
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
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    4,049

    Pablo Neruda

    Abbiamo perso...

    Abbiamo perso anche questo crepuscolo.
    Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano
    mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.

    Ho visto dalla mia finestra
    la festa del tramonto sui monti lontani.

    A volte, come una moneta
    mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani.

    Io ti ricordavo con l'anima oppressa
    da quella tristezza che tu mi conosci.

    Dove eri allora?
    Tra quali genti?
    Dicendo quali parole?
    Perchč mi investirą tutto l'amore di colpo
    quando mi sento triste e ti sento lontana?

    E' caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo
    e come cane ferito il mantello mi si č accucciato tra i piedi.

    Sempre, sempre ti allontani la sera
    e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.

  16. #36
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
    Postime
    4,049

    Nazim Hikmet

    Anima mia


    Anima mia
    chiudi gli occhi
    piano piano
    e come s’affonda nell’acqua
    immergiti nel sonno
    nuda e vestita di bianco
    il pił bello dei sogni
    ti accoglierą

    anima mia
    chiudi gli occhi
    piano piano
    abbandonati come nell’arco delle mie braccia
    nel tuo sonno non dimenticarmi
    chiudi gli occhi pian piano
    i tuoi occhi marroni
    dove brucia una fiamma verde
    anima mia.

  17. #37
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
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    4,049

    Fernando Pessoa

    Non sto pensando a niente

    Non sto pensando a niente,
    e questa cosa centrale, che a sua volta non č niente,
    mi č gradita come l’aria notturna,
    fresca in confronto all’estate calda del giorno.

    Che bello, non sto pensando a niente!

    Non pensare a niente
    č avere l’anima propria e intera.
    Non pensare a niente
    č vivere intimamente
    il flusso e riflusso della vita...
    Non sto pensando a niente.
    E’ come se mi fossi appoggiato male.
    Un dolore nella schiena o sul fianco,
    un sapore amaro nella bocca della mia anima:
    perché, in fin dei conti,
    non sto pensando a niente,
    ma proprio a niente,
    a niente...

  18. #38
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
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    4,049

    Fernando Pessoa

    Ho pena delle stelle

    Ho pena delle stelle
    che brillano da tanto tempo,
    da tanto tempo...
    Ho pena delle stelle.

    Non ci sarą una stanchezza
    delle cose,
    di tutte le cose,
    come delle gambe o di un braccio?

    Una stanchezza di esistere,
    di essere,
    solo di essere,
    l’essere triste lume o un sorriso...

    Non ci sarą dunque,
    per le cose che sono,
    non la morte, bensģ
    un’altra specie di fine,
    o una grande ragione:
    qualcosa cosģ, come un perdono?

  19. #39
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
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    4,049

    Jose Marti

    Nei diari che leggo

    Nei diari che leggo
    Nelle nubi che s'incrociano,
    Nell'aria invisibile, i miei erranti
    Sconsolati occhi ti disegnano.

    E mi copro gli occhi,
    Come allevio la mia angustia,
    E dal fondo dell'anima ti risvegli
    Piangente, inconsolabile, eterna, augusta.

  20. #40
    .... ...
    Anėtarėsuar
    30-01-2005
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    4,049

    Pablo Neruda

    Il tuo sorriso


    Toglimi il pane, se vuoi,
    toglimi l'aria, ma
    non togliermi il tuo sorriso.

    Non togliermi la rosa,
    la lancia che sgrani,
    l'acqua che d'improvviso
    scoppia nella tua gioia,
    la repentina onda
    d'argento che ti nasce.

    Dura č la mia lotta e torno
    con gli occhi stanchi,
    a volte, d'aver visto
    la terra che non cambia,
    ma entrando il tuo sorriso
    sale al cielo cercandomi
    ed apre per me tutte
    le porte della vita.

    Amor mio, nell'ora
    pił oscura sgrana
    il tuo sorriso, e se d'improvviso
    vedi che il mio sangue macchia
    le pietre della strada,
    ridi, perché il tuo riso
    sarą per le mie mani
    come una spada fresca.

    Vicino al mare, d'autunno,
    il tuo riso deve innalzare
    la sua cascata di spuma,
    e in primavera, amore,
    voglio il tuo riso come
    il fiore che attendevo,
    il fiore azzurro, la rosa
    della mia patria sonora.

    Riditela della notte,
    del giorno, della luna,
    riditela delle strade
    contorte dell'isola,
    riditela di questo rozzo
    ragazzo che ti ama,
    ma quando apro gli occhi
    e quando li richiudo,
    quando i miei passi vanno,
    quando tornano i miei passi,
    negami il pane, l'aria,
    la luce, la primavera,
    ma il tuo sorriso mai,
    perché io ne morrei.

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